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In geologia non si può parlare di onice al singolare, ma di onici , al plurale: sono due infatti le grandi famiglie in cui si dividono queste pietre ornamentali in base alla loro composizione, rendendole assai differenti le une dalle altre. L onice siliceo è riconosciuto e classificato come un minerale: è infatti una varietà di calcedonio, la forma massiva, compatta e microcristallina del quarzo. Questo tipo di onice ha un origine filoniana-idrotermale: si forma a partire dal magma che, partendo dalla camera magmatica di un corpo vulcanico, si solidifica in fratture sotterranee formando filoni. Il magma
quindi non raggiunge la superficie terrestre ma rimane sottoterra, dove avviene la microcristallizzazione dei minerali in un ambiente nel quale temperatura e pressione diminuiscono gradualmente. L onice siliceo ha un aspetto opaco o semiopaco, un colore variante tra il rosso-bruno, tutte le tonalità del grigio e il nero, e una durezza pari a 6 e 7 sulla scala di Mohs. L altra grande famiglia comprende invece gli onici calcarei, vere e proprie rocce sedimentarie dal punto di vista geologico, composte principalmente da carbonato di calcio. L onice calcareo è infatti alabastro, una roccia che si forma dalla precipitazione
e ricristallizzazione del carbonato di calcio da acque particolarmente dure: gli onici calcarei hanno un aspetto a bande con una grande gamma di colori, che va dalle tonalità del grigio, del bruno, del rosa e persino del giallo-verde. Questa variabilità cromatica è dovuta alla presenza di ossidi o frammenti di altre rocce, che rimangono all interno della stratificazione durante la deposizione dell alabastro. L onice calcareo si trova principalmente in Oriente (Iran, Turchia, Pakistan) ma anche in Italia e Macedonia; l onice siliceo viene invece estratto in Sudamerica, ad esempio in Messico.
GENESI DEL L'ONICE
LA PAROLA AL GEOLOGO
Elia Migliorini Geologo
REPORTAGE